Difficile recensire un album di Vasco, sopratutto questo. Per l'occasione, sembra che l'artista abbia tirato fuori dal suo scrigno magico canzoni con un chiaro stampo anni '90 (per non esagerare), per la gioia dei fan. E il risultato è un album denso di significati, portati ad un livello eccelso dalla voce del rocker.
Si parte piano. Con "Vivere non è facile" diciamo, anzi, che si riprende da dove ci si era lasciati ... Un Vasco riflessivo, un lento tutto da ascoltare. Ma la seconda traccia, "Manifesto futurista della nuova umanità", fa capire che qualcosa non sarà come negli ultimi lavori: il Blasco risulta qui più rockeggiante, con uso di sonorità diverse dalle solite. Le tracce 3 e 4, "Starò meglio di così" e "Prendi la strada", invece, sono più tranquille, parecchio orecchiabili. L'ultima citata, sopratutto, cerca con compostezza di spronare ad avere più personalità. E lui, il Komandante, di personalità ne ha da vendere... E lo dimostra nella traccia sucessiva, "Dici che", una ballata sull'amore, che inizia a richiamare il "vecchio stile Vasco". A questa segue il singolo lanciato circa un mese fa, "Eh... Già", dedicata alla longevità del rocker e a chi gli vuole male. Da questo momento secondo il mio parere è come se iniziasse una seconda parte dell'album: "Sei pazza di me" ci regala un sig.Rossi molto rock, quasi rabbioso, superlativo; stesso discorso vale per la canzone che da il nome all'album, "Vivere o niente". Bellissima, urlata, intensa, ma piuttosto triste. La song seguente, "L'aquilone", è la vera sorpresa di questo lavoro: credevo fosse il "lento" dell'album, e invece ne sarà un ritmato successo, ne sono sicuro. Le chitarre richiamano un misto tra "Luna per te" e "Il tango della gelosia", e questo lascia in testa un buon presagio.In "Non sei quella che eri" ci si ripresenta un Vasco più scanzonato, con sonorità e testo da fine anni 80, credo studiata proprio per i più nostalgici. Si scorra verso la fine con la toccante "Stammi vicino", e con "Maledetta ragione", pezzo vecchissimo dello stesso Vasco Rossi, ma mai registrato in album ufficiali e ovviamente riadattato. Lasciando scorrere fino alla fine quest ultima troviamo la Bonus Track dell'album, "Mary Louise": anche questo è un vecchio inedito di Vasco che non conoscevo, ma che mi ha incuriosito parecchio: anche qui testo da "Vecchia Scuola Vasco", e per chi volesse farsi un idea... beh, un qualcosa simile a "Susanna".
Ottimo risultato finale, nel complesso. Nuovi fan e vecchi fan per una volta messi d'accordo: c'è già chi parla di "miglior album di Vasco degli ultimi 15 anni". Vedremo se le vendite gli daranno ragione... Io sono sicuro di sì!
Voto: 8,5
Favourite songs: "L'aquilone", "Manifesto futurista della nuova umanità"
Tracklist:
“Vivere non è facile”
“Manifesto futurista della nuova umanità”
“Starò meglio di così”
“Prendi la strada”
“Dici che”
“Eh già”
“Sei pazza di me”
“Vivere o niente”
“L’aquilone”
“Non sei quella che eri”
“Stammi vicino”
“Maledetta ragione”
“Mary Louise (bonus track)”
